Un viaggio nello spazio e nel tempo che ci consegna una Firenze un po’ meno cartolina e molto più umana.
I fiorentini da sempre si sono divisi su tutto, ma non su Firenze. Guai a chi gliela tocca. Tutto è in discussione, ma non la Città del giglio. Sempre pronto all’invettiva e polemico fino al midollo, il fiorentino ha criticato ciò che lui stesso ha fatto (figuriamoci quello che hanno fatto gli altri!), ma non si è fermato al giudizio, si è rimboccato le maniche, magari ha smoccolato un po’, ma alla fine ha costruito una delle città più belle del mondo.
Ovunque, quando si parla di Firenze, si pensa alla bellezza. Da ogni parte, quando si parla dei fiorentini, si pensa all’ingegno. E del resto siamo consapevoli di aver risvegliato il mondo e di averlo economicamente dominato. Anche se è stato molto tempo fa.
Quando la potenza di Firenze è sfiorita nessun fiorentino ha perso il gusto per il fascino e la grazia, e se non era più il tempo di scegliere fra guelfi e ghibellini, ha scelto fra la Juventus e Antognoni: è vero, la prima vinceva gli scudetti, ma lui era il ragazzo che giocava guardando le stelle. Vuoi mettere?
E, alla fine, diciamola tutta, il fiorentino è presuntuoso e spocchioso, ma era abituato a battere il fiorino, mentre ora si deve accontentare di sgualcire l’euro. Unn’è la stessa cosa...
Autori / Curatori
Daniele Niccoli, fiorentino laureato in Scienze biologiche, lavora presso una multinazionale; questo non gli impedisce di coltivare le sue principali passioni: la curiosità verso ciò che lo circonda e l’amore per la città d’origine.